Prima l’idea o la fascinazione per il materiale? Ovvero, nasce prima il progetto artistico/fotografico o questo ti viene ispirato dalle tecniche, dalle lavorazioni particolari che ti hanno colpito?
Prima penso sempre al progetto fotografico, poi capisco come stamparlo e su che supporti adattarlo.
Dipende dal progetto stesso, ma la finalizzazione alla stampa e al supporto arriva sempre alla fine. Può essere che se decida di scattare con una macchina di grande formato, indubbiamente la stampa sarà di grande dimensione.
Hai dei Maestri di riferimento a cui guardi, a cui ti senti affine?
Più che affine con dei maestri, ho degli autori dove il loro lavoro è stato una guida e una bussola per muovermi all’interno del mondo della fotografia.
Alcuni sono autori italiani come Luigi Ghirri e Guido Guidi, o autori americani Robert Adams, Stephen Shore, Walker Evans, Paul Strand. e tanti altri.
Avere come esempio degli autori è fondamentale per comprendere ciò che si fa e ciò che si potrebbe fare, ti lascia uno spazio aperto d’immaginazione e di possibilità.
I tuoi progetti fotografici presentano frequentemente scatti paesaggistici, urbani e non, dai colori tenui e composizioni soppesate, immersi in una sorta di stasi a-temporale.
L’elemento umano, spesso non immediatamente distinguibile o percepibile, non è quasi mai il soggetto dello scatto bensì un elemento secondario, seppur indispensabile, un piccolo “Cameo” che impreziosisce la scena.
Questo lo si nota anche nelle serie “Fortezze” e “Camp Inn***”, entrambi progetti del 2016.
Mi ha colpito molto come delle semplici tende possano ricordare sia i ritratti in bianco e nero di August Sander che le folle colorate di Martin Parr.
Degli oggetti che diventano talmente rappresentativi di una particolare situazione umana da sostituire le persone che la vivono, impersonificandole.
Cosa cerchi di trasmettere attraverso questo tuo particolare modo di fotografare, questa tua poetica?
Quello che ricerco nelle mie fotografie è di inserire una parte personale ed emotiva che mi lega a quei luoghi, questo credo che faccia parte in tutte le immagini che realizzo. Sia che facciano parte di un progetto sia di una singola immagine, che poi rientra in una più ampia produzione fotografica.
Mi interessa molto includere all’interno delle mie immagini tutti quegli elementi che possano arricchire la scena, cerco sempre di attirare l’attenzione su quelle scene o situazioni a cui forse nessuno farebbe caso, questo è quello che personalmente mi interessa di più.
Nello specifico in quei due lavori che hai menzionato, Fortezze e Camp Inn, li è stato lavorare su commissione in un luogo in cui mai avrei pensato di andare, ma è stata una esperienza fortissima, formativa e molto emozionante.
Ero all’interno del campo di rifugiati di Idomeni, in Grecia al confine con la Macedonia, nella primavera del 2016, quando i profughi Siriani stavano scappando dalla guerra e trovavano rifugio in Grecia.
Non era facile lavorare su dei contenuti che non fossero raccontare la storia di quelle persone, io mi sono tirato fuori, messo in disparte e ho cercato di cogliere quegli aspetti quotidiani più semplici e banali. Fortezze si è composto in autonomia.
Un giorno stavo fotografando queste tende e ad un certo punto, indietreggiando per comporre l’inquadratura, mi sono scontrato con la tenda dietro di me. Da li ho pensato che la composizione e l’inquadratura fossero dettate dallo spazio tra una tenda e l’altra, e così è nata questa documentazione di tende auto-costruite con materiali di recupero.
Camp Inn non è che la documentazione di quegli spazi che abitualmente utilizziamo come luoghi di passaggio, stazioni di servizio, stazione del treno, porti ecc, e che invece per i rifugiati sono diventati luoghi di stanziamento; cercavano di far diventare questi luoghi accoglienti, ricreando una quotidianità uguale a tutte le altre.
Progetti futuri?
Per ora sto lavorando ad un progetto di documentazione sulle architetture contemporanee in collaborazione col Ministero dei Beni Culturali.
I prossimo step, più che progetto, sarà ultimare la pubblicazione di un lavoro che da anni sto portando avanti, il progetto nello specifico si chiama Armungia ed è la documentazione, quasi antropologica di questo piccolo paese che si trova in Sardegna, a nord di Cagliari, precisamente negli altopiani del Gerrei.

Biografia
Simone Mizzotti
Fotografo
https://www.facebook.com/simone.mizzotti
Simone Mizzotti
Crema, 15/05/1983
+39 3388774950
Percorso educativo
2011/2013 Master di alta Formazione sull’Immagine Contemporanea, Fondazione Fotografia, Modena
2008/2011 Laurea triennale in Fotografia presso L.A.B.A. Libera Accademia di Belle Arti, Brescia
Corsi di Formazione
2018 Workshop L’illuminazione applicata al ritratto con Paolo Verzone
2013 Workshop PAC Milano. Il ritratto contemplativo di Jeff Wall con Stefano Graziani e Giovanna Silva
2011 Workshop Interrogare la natura con Luca Andreoni
2011 Workshop Leggere la città con Gabriele Basilico
Lecture e Artist Visit
2016 Workshop Banco Ottico, Fondazione Fotografia, Modena
2016 Lecture, RUFA – Rome University of Fine Arts, Roma
2015 Lecture, RUFA – Rome University of Fine Arts, Roma
2015 Workshop Sguardi sul paesaggio, WishotLab, Jesi
2015 Workshop Sguardi sul paesaggio, MetLevi, Crema
2014 Visiting Professor presso il Ningbo Polytechnic, Ningbo, Zheijiang, Cina
Residenze d’Artista
2018 residenza in collaborazione con i Terraproject, Soliera, Modena
2018 Cuore di Pietra, Parco del Conero, Ancona, Marche
2015 PAS_Progetto Contemporaneo, Belvì, Nuoro
2014 Giovane fotografia in Sardegna, MenoTrentuno, Armungia, Cagliari
2013 Confotografia, L’Aquila
2013 Mountain Photo Festival, Parco del Gran Paradiso, Valle d’Aosta
2012 Centro de la Imagen, Lima, Peru
Docenza
Dal 2018 Docente di Fotografia presso la Ischool di Bergamo
Dal 2017 Docente del Corso di Banco Ottico presso Fondazione Fotografia di Modena
Mostre
2019 Dead end Road, Isole, Palazo Lucarini, Trevi
2018 Maccarese, Agro c/Collettivo Synapsee, Fondazione Benetton, Treviso
2018 Ningbo Polytechnic, Festival DieciXDieci, Ex Convento, Gonzaga Mantova
2018 Maccarese, Agro c/Collettivo Synapsee, Galleria Foto Forum, Bolzano2017 Camp Inn*** Idomeni, finale Premio Combat, Livorno
2016 Lying in Between, Hellas 2016, Fondazione Fotografia, Modena
2016 Prints, Il Paniere, Crema
2015 Un Racconto fotografico, finalista premio Prina, La Triennale – Milano
2015 Sguardi sul paesaggio, MetLevi – Crema
2015 Membrana, DieciXDieci, Ex Convento, Gonzaga, Mantova
2014 Portrait, Call for entry, Fotografia Festiva Internazionale di Roma
2014 L’orizzonte non esiste, Museo Emilio Lussu, Armungia, Cagliari
2014 Membrana with LuoghiComuni Collective, Galleria Foto Forum, Bolzano
2014 Corners, Museo Ken Damy, Brescia
2014 Naturae, Fotonomica, Milano
2014 All over the map, Circuito off Fotografia Europea, Reggio Emilia
2014 All over the map, Rosignano Photo Festival, Rosignano Marittimo, Livorno
2013 Membrana with LuoghiComuni Collective, Galleria Browning, Asolo, Treviso
2013 Membrana with LuoghiComuni Collective, Rosignano Photo Festival, Rosignano, Livorno
2013 Paesaggi come percezioni, Fotonomica/UpCycle Cafè, Milano
2013 Commencement, Circuito off SIfest#22, Savignano sul Rubicone
2013 Commencement, ex ospedale S.Agostino, Fondazione Fotografia, Modena
2013 Senigallia, Memorie Future, Sala Agello, Crema
2012 Itinerario, Centro Cultural Ricardo Palma, Lima, Peru
2012 The summer show, ex ospedale S.Agostino, Fondazione Fotografia, Modena
2012 Imperfetto, Nodo dei Desideri, Crema
2011 Naturalmente, Albino, Bergamo
2011 Galleria Galgarte, Bergamo
2011 Mostra-MI, Fonderia Napoleonica Eugenia, Milano
2010 Fotograficamente, Comune di Curno, Bergamo
2009 Artshot, chiostri San Domenico, Crema
Collezioni Private
2016 Camp Inn*** Idomeni, Fondazione Fotografia, Modena
2013 Rifrazioni, Fondazione Fotografia, Modena
2012 Oltre lo sguardo, Collezione Carlos Marsano, Lima
Menzioni
2014 Menzione, Premio Graziadei, Fotografia Festival Internazionale, Roma
2014 Menzione giuria, Premio Combat, Livorno