Prima l’idea o la fascinazione per il materiale? Ovvero, nasce prima il progetto artistico/fotografico o questo le viene ispirato da delle tecniche, delle lavorazioni particolari che l’hanno colpita?
Sicuramente l’idea arriva per prima, poi penso a come realizzarla.
Non amo la rappresentazione della realtà, ma cerco di raccontare il mondo che vorrei.
Ha dei Maestri di riferimento a cui guarda, a cui si sente affine?
Oliviero Toscani, per la sua visione artistica e il suo essere un vero comunicatore, oltre al migliaio di libri che ho in studio. Questi volumi non trattano solo di Fotografia ma anche di Architettura, Arte, Moda, Grafica, Illustrazione, Food, Letteratura, Poesia…
Credo, infatti, che la fotografia non sia un fine ma uno strumento, uno dei tanti.
Il mio intento è “COMUNICARE”.
Ciò che mi ha colpito dei suoi lavori è la capacità di spaziare tra numerose estetiche.
Alcuni scatti si presentano come squisitamente minimali, altri sfacciatamente pop, altri ancora creano un inaspettato connubio tra la fotografia macro e un immaginario Steam Punk, goticheggiante, come si può ben notare nelle fotografie della serie “Vieni a vedere le mie farfalle”.
Ricorrono inoltre i tre colori primari: il rosso, il giallo ed il blu, protagonisti degli scatti realizzati per la mostra “Bellissima! 20 fotografi travolti da un insolito splendore” del 2021, in cui
la statua bronzea della Vittoria Alata, strepitoso esempio di arte romana del I secolo d.C., viene avvolta gentilmente da queste cromie e portata nel suo personalissimo immaginario.
Insomma, oltre a toccare tanti stili Lei riesce disinvoltamente ad essere fotografo di still-life e di architettura, destreggiandosi tra soggetti che appartengono a scale diverse.
Come cambia, da fotografo, l’approccio a queste macro-categorie? Esiste forse anche una differenza negli intenti comunicativi?
Credo fortemente nella contaminazione, sia delle tecniche che delle visioni.
“La fotografia è finita” secondo me.
È invece nata l’immagine; questa cosa mi piace e mi permette di essere più libero. Nel mio lavoro quotidiano la fotografia è uno degli elementi che utilizzo, anche se resta comunque il mio preferito. Non mi sono mai limitato solo alla realizzazione di fotografie ma alla vera e propria gestione di progetti, infatti il mio ruolo nella maggior parte dei casi è quello di ART DIRECTOR.
Allo “stile” non credo, ma credo alle visioni che cambiano dentro di noi, influenzate dagli accadimenti che ci circondano.

Biografia
Claudio Amadei
Art Director-Fotografo
Claudio Amadei
Fotografo, Art Director, Consulente all’immagine e alla comunicazione
Docente dal 2003 in fotografia presso TPW Toscana Photographic Workshop: “HOLGA MON AMOUR”, “L’illuminazione Creativa in Fotografia”
Museo di fotografia contemporanea Ken Damy “La fotografia professionale”
“Experience day” , PESARO PHOTO FESTIVAL
1° RAVE FOTOGRAFICO, Montisola
Libri pubblicati
1995 “IN DEEP”
2000 “E’ corsa”
2002 “La carte du ciel”
2004 “Romagna”
Mostre
2002 personale presso la OTTO GALLERY – Bologna
2004 personale presso la CASA DEGLI ARTISTI – Faenza
2012 PORRETTA CITTÀ DELLA FOTOGRAFIA
2015 Reggio Emilia Fotografia Europea progetto “DUEL”
2016 Reggio Emilia Fotografia Europea progetto “ARRIVANO GLI ALIENI”
2017 Mille Miglia, Il Mito della Velocità
2018 MACOF Fotografare l’arte
2019 Plurale Femminile Brescia
2019 MACOF Africa
2022 FARFALLE Museo Civico di Scienze Naturali BS
Conferenze
Intervento a “Digital Culture”, Bellaria per Adobe “Uso di Photoshop in fotografia”
Università Cattolica di Brescia – All’interno del corso di fotografia di Maurizio Rebuzzini, direttore di PHOTO GRAFIA
LABA (Libera Accademia di Belle Arti – Brescia)
Liceo ENRICO FERMI di Salò
Vittoriale degli Italiani “Vasi Comunicanti”
Pubblicazioni
“PROGRESSO FOTOGRAFICO”, “ZOOM”, “KODAK PROFESSIONAL”, “PHOTOGRAPHIA”, “PHOTO PROFESSIONAL CANON EDITION”, “PHOTO CULT”, “FOTOIT”, “DIGICOLOR CANON”, “CLASS”, “AUTOSPRINT”, “IMAGE MAGAZINE”, “IL FOTOGRAFO PROFESSIONISTA”, “FOTO NOTIZIARIO”,
Curiosità
Fotografo selezionato per rappresentare l’Italia presso “GRAN PRIX EUROPEEN DE VEVEY” (CH).
Soggetto di studio per la tesi dell’Accademia Belle arti Bologna “Il fiore, oggetto e simbolo in fotografia”.
Soggetto per video sui fotografi Bresciani di Massimo Grandi
Video
In Aprile 2011 viene presentato negli studi della 20th Century Fox di Los Angeles “È CORSA the movie” cortometraggio autoprodotto dedicato alla MILLE MIGLIA.
Installazioni
Nel 2007 ha realizzato il primo mosaico di grande formato (cm 240×240) al mondo in ceramica tratto da una fotografia digitale in collaborazione con la “Bottega Gatti” di Faenza e la Banca di Romagna.